Sapevi che? 
Piccolo focus sulle satinatrici 

La satinatrice, chiamata anche spazzolatrice, è un oggetto di fondamentale importanza per chiunque si accinga a lavorare su legno e metalli (approfonditi nella specifica sezione). 
Essa può essere utilizzata per rimuovere vernici, colle e rivestimenti superficiali, con vari gradi di aggressività, e con diversi tipi di spazzole metalliche: con filamenti in acciaio di vario calibro, lisci, ondulati o ritorti, con filamenti in ottone, in acciaio inossidabile, con filamenti in Nylon abrasivo (Tynex®) o Tessuto Non Tessuto a grana grossa.
La satinatrice è idonea alla smerigliatura e levigatura nei vari gradi di finitura a seconda degli utensili utilizzati: rulli ad espansione, rulli pneumatici, con manicotti di svariate tipologie di abrasivi e grana, passando dalla sgrossatura alla levigatura media/fine. 
Perfetta per l'utilizzo in  levigatura e finitura sfruttando spazzole in  tela abrasiva , in  TNT abrasivo ,  miste tela/tessuto abrasivo , scegliendo la durezza del supporto e la grana dell'abrasivo in relazione alla necessità della geometria della superficie da trattare o del grado di finitura che si vuole ottenere. 
A tal proposito, ricordiamo che per ridurre al minimo l'alterazione del profilo superficiale (smussatura e arrotondamento degli spigoli) sono consigliati utensili più morbidi come spazzole in  TNT , in  tela frastagliata o in  filamento abrasivo , i quali per loro caratteristica seguono il profilo geometrico rispettandolo e agendo contemporaneamente sulla finitura superficiale.
Tuttavia, esistono anche ulteriori elementi da considerare nella corretta scelta della satinatrice di cui si necessita. Oltre alla tipologia di spazzole, occorre tener conto di altri importanti parametri che influiscono sul risultato finale: La velocità di rotazione dell'utensile, la pressione applicata sulla superficie da lavorare, la costanza e uniformità di lavorazione e la direzione di avanzamento. 
Questo strumento, utilizzato prevalentemente in campo professionale può essere alimentato a 220 volts o a batteria o ad alimentazione pneumatica (aria compressa).
La RUSTICATURA, intesa come trattamento di "invecchiamento" del legno, consiste nel processo di levigatura differenziata, effettuata lungo vena, con maggiore asportazione della parte tenera della fibra, rispetto alla parte più resistente. In tal modo si riesce a simulare la naturale usura provocata dal tempo sulle superfici in legno. L'ampia scelta delle spazzole utilizzabili, del materiale, della dimensione e della tipologia del filamento abrasivo, consente di adeguare l'utensile al tipo di legno (più o meno duro) o al tipo di effetto (rilievo più o meno marcato) desiderati.
Un altro impiego molto diffuso per questo utensile é la SATINATURA dell'acciaio inossidabile che consiste nel trattamento della superficie INOX con utensili abrasivi di grana adeguata per la generazione di micro graffi superficiali che mascherano eventuali difetti conferendo al particolare un aspetto uniforme e gradevole.
La satinatrice viene usata anche per l'agevole RIMOZIONE DELLA RUGGINE (calamina) dalle superfici ferrose. Tuttavia, esistono anche ulteriori elementi da considerare nella corretta scelta della satinatrice di cui si necessita. Oltre alla tipologia di spazzole, occorre tener conto di altri importanti parametri che influiscono sul risultato finale: La velocità di rotazione dell'utensile, la pressione applicata sulla superficie da lavorare, la costanza e uniformità di lavorazione e la direzione di avanzamento. Questo strumento, utilizzato prevalentemente in campo professionale può essere alimentato a 220 volts o a batteria o ad alimentazione pneumatica (aria compressa).